Il progetto ha permesso di costruire la base di dati e gli strumenti di analisi per l'osservazione permanente dei modi in cui, sul territorio provinciale, i cittadini pistoiesi danno vita alla famiglia. La condivisione della vita quotidiana sotto lo stesso tetto costituisce uno spartiacque importante, non solo nell’esperienza di vita privata dei soggetti, ma anche per il significato pubblico che assume l’essere parte di una famiglia anagrafica, l’accettare i diritti e i doveri che nella struttura normativa della società questo comporta. Gli eventi della nascita, del matrimonio, del divorzio, della vedovanza, della morte, le relazioni di parentela che si hanno con le persone con cui si vive, in quale porzione del territorio si abita e da quanto: su tutti questi fatti i cittadini, proprio per esercitare il proprio diritto-dovere di cittadinanza, devono informare la pubblica amministrazione, lasciando quindi traccia delle proprie scelte di vita familiare presso il Comune. Il progetto ha permesso la restituzione ai cittadini e agli amministratori pubblici che devono programmare il sistema delle politiche sociali, per la prima volta, un “dividendo informativo” tratto da questo ingente patrimonio conoscitivo accumulato presso i Comuni.
A partire dalle indagini dell'Osservatorio di Pistoia sui dati anagrafici comunali, i dati raccolti sono stati rielaborati focalizzando l'attenzione sulle donne adulte coniugate, individuate come attori sociali centrali per la comprensione dei processi oggetto di indagine. Il campione è stato individuato tra famiglie in situazione diversa per collocazione socio-economica, età dei diversi membri, fasi del ciclo di vita, ecc., che saranno sottoposte, a scadenze fisse, a indagini campionarie che affronteranno di volta in volta tematiche di particolare rilievo. Sarà in questo modo possibile analizzare i percorsi individuali (di lavoro, di studio, etc.) degli individui che compongono la famiglia e le modificazioni delle forme familiari che avvengono nel tempo .